Presentata a Expo la Carta dei Valori della Dieta Mediterranea

12038376_10207923522510161_6806787332899879659_nE’ stata siglata ieri presso il Padiglione dell’Unione Europea all’interno dell’Esposizione universale di Milano, la Carta dei Valori della Dieta Mediterranea: un documento promosso dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, curato dall’Università Unitelma-La Sapienza frutto di un fattivo e intenso confronto tra tecnici, rappresentanti delle istituzioni e membri della società civile, che ha il fine di dettagliare criteri e valori da perseguire per compiere a pieno i dettami del riconoscimento Unesco.

Un atto fondamentale per dare sostanza ad un riconoscimento che implica un impegno concreto di tutte le parti in causa per la salvaguardia e la promozione del patrimonio universale Dieta Mediterranea.

Ma il portato forse più importante della Carta è la funzione dirimente su alcuni aspetti mai affrontati prima. La Carta, infatti, definisce con precisione compiti e funzioni tra i vari soggetti che in questi anni si sono impegnati su questo tema, riconoscendo nella comunità emblematica italiana, il Comune di Pollica, il soggetto coordinatore a livello internazionale delle azioni di promozione e salvaguardia del bene e nel suo Centro studi della Dieta Mediterranea “Angelo Vassallo” il polo di studio, ricerca e formazione, ratificato dalle altre Comunità Emblematiche degli Stati parte del riconoscimento UNESCO, nelle attività di programmazione e monitoraggio al fine di un coerente quadro di scambi, conoscenze ed evoluzione del bene con le altre comunità del mediterraneo. Tra i firmatari della Carta anche Legambiente, come soggetto della società civile capace di diffondere e sensibilizzare i cittadini e in particolare le giovani generazioni sullo stile di vita mediterraneo e l’Ecomuseo della Dieta Mediterranea di Pioppi, riconosciuta come istituzione didattica e museale dove svolgere le azioni di diffusione e promozione imposte dal protocollo Unesco.

L’Italia, infatti, con l’iscrizione della Dieta mediterranea nella Lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale ha assunto degli obblighi di salvaguardia dell’elemento in ambito internazionale, attraverso anche misure condivise con le comunità ad esso riferibili, in attuazione della Convenzione UNESCO per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale, ratificata dallo Stato Italiano con Legge del 13 dicembre 2007, n.167.

Tra i sottoscrittori anche il MedEat Research, l’associazione nazionale Citta dell’Olio, il Cluster Bio-Mediterraneo.

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