L’Oms: la carne rossa è cancerogena! La prevenzione si fa con la Dieta mediterranea.

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Che bacon e hamburger non fossero un toccasana per la nostra salute lo sapevamo già, però mai avremmo pensato che potessero essere addirittura cancerogeni! A quanto pare invece è proprio così e il monito viene proprio dalla massima istituzione in materia, l’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Gli scienziati sostengono, infatti, che i prodotti trasformati di carne rossa rappresentano una vera e propria minaccia per la nostra salute. Al bando dunque bacon, hamburger ma anche salumi e insaccati considerati dei veri e propri serial killer, che stando a quanto dicono le ricerche, sarebbero causa di tumori al pari di sigarette, arsenico, alcol e amianto. Ad essere sotto accusa, però, non sono solo i cibi trasformati ma anche la carne rossa fresca. Infatti, mangiare la bistecca, anche “solo” due volte a settimana risulta comunque un pericolo per la nostre salute. Secondo le conclusioni redatte dai 22 esperti che compongono il board di valutazione, si afferma che “ci sono evidenze sufficienti a lasciar pensare che il consumo di carni processate causi il tumore del colon-retto”.

A voler stilare una classifica, dunque, le carni trasformate sono sicuramente più dannose della carne fresca, della quale però non bisogna comunque abusare. A prendere posizione in merito anche diversi luminari della scienza medica e della nutrizione, come Giorgio Calabrese e Umberto Veronesi. Quest’ultimo, oncologo di fama mondiale, ha dichiarato: “Ormai ci sono pochi dubbi che un regime alimentare povero di carne e ricco di vegetali sia più adatto a mantenerci in salute. Frutta e verdura rispondono perfettamente ai bisogni del nostro organismo e contribuiscono a proteggerlo.” Ma gli scienziati hanno offerto anche una soluzione alternativa al consumo di carne, ovvero: “un invito a tornare alla dieta mediterranea”, come ha commentato Carmine Pinto, presidente dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (Aiom).  Questa notizia potrebbe causare non pochi danni all’industria della carne e alle catene di fast food ma sicuramente ne beneficerà la salute di tutti. Secondo uno studio recente dell’Università di Torino, nella carne lavorata tipo hamburger e wurstel, sono presenti sostanze farmacologiche ereditate durante i precedenti processi di lavorazione. Notizie che non fanno che confermare gli studi di Ancel Keys, che già negli anni ’60, mettendo a confronto gli stili alimentari dei manager e dei contadini, aveva additato le carni rosse come alimenti dannosi per l’organismo e dunque da consumare con estrema moderazione. 

Non resta quindi che attendere che l’Oms aggiorni le proprie linee guida e imponga un’informazione più pervicace sull’argomento, alla stregua di quanto fatto contro il tabagismo.

 

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