“Terre rare, terre future”: torna il Festival della Dieta Mediterranea a Pioppi, tra cultura, sostenibilità e innovazione alimentare

Dal 27 luglio al 21 settembre 2025, il borgo di Pioppi, capitale simbolica della Dieta Mediterranea, ospita la X edizione del Festival con incontri, mostre e concerti all’alba. Chiesto il patrocinio all’Ordine dei Tecnologi Alimentari.

Pioppi (SA) – Il valore delle terre, la forza delle comunità e l’urgenza di una transizione ecologica e culturale che parta dal cibo. È questo il filo conduttore della decima edizione del Festival della Dieta Mediterranea, in programma dal 27 luglio al 21 settembre 2025 a Pioppi, nel cuore del Cilento, all’interno del Comune di Pollica, nella storica cornice del Museo Vivente della Dieta Mediterranea.

La manifestazione, promossa da Legambiente, dal Museo e dal Comune di Pollica, ha come titolo quest’anno “Terre rare, terre future”, a sottolineare quanto i territori marginali e le risorse locali rappresentino oggi il vero fulcro di un nuovo modello di sviluppo sostenibile.

Tra le novità più attese la mostra “R-esistenze. Resistenze e oppressioni da Ortega a Levi” con opere originali di José Ortega e Carlo Levi, e una giornata di studio dedicata alla Questione Meridionale, con la partecipazione di intellettuali, amministratori e studiosi.

Immancabili invece la rassegna di Concerti all’alba sulla spiaggia del Porto del Fico, che spaziando dal jazz alla musica classica ha raccolto negli anni favore e interesse da parte di un pubblico sempre più vasto e la rassegna-degustazione dei vini Bio campani con il Premio VignaBio 2025, giunto alla IX edizione, in programma il 24 agosto.

Tra gli ospiti annunciati anche la giornalista ed editorialista de “La Repubblica” Giovanna Casadio, che presenterà il suo ultimo libro “Arrivammo a destinazione”, una riflessione potente sul tema dell’emigrazione italiana, e il famoso fumettista Maicol & Mirko, in un incontro dedicato ai più piccoli sulla creatività e l’immaginazione, con un taglio sulla sostenibilità a tavola.

«Il nostro Festival è nato per dare voce alle comunità locali e diffondere i valori della Dieta Mediterranea come stile di vita sano, equo e sostenibile – spiega Valerio Calabrese, direttore del Museo –. In dieci anni abbiamo costruito un appuntamento riconosciuto a livello nazionale, capace di parlare di cibo e ambiente coinvolgendo scienza, arte, musica e partecipazione sociale».

Numerosi i patrocini all’iniziativa, tra cui quelli di Symbola – Fondazione per le Qualità Italiane, dell’Accademia dei Georgofili, dell’Ordine dei Tecnologi Alimentari di Campania e Lazio, della Fondazione Ebris e dell’Osservatorio Dieta Mediterranea, nonchè della Regione Campania e del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. L’iniziativa gode inoltre del sostegno di enti privati e pubblici, tra cui BCC Campania Centro, Biorepack, Fondazione Carisal e Miras Energia.

Per scoprire e scaricare il programma completo clicca qui.

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