Cucina italiana patrimonio UNESCO e Giornata Mondiale della Dieta Mediterranea: un riconoscimento che guarda al futuro

Il 2025 sarà un anno da ricordare per l’Italia e per Pollica: la cucina italiana è stata riconosciuta Patrimonio Culturale Immateriale UNESCO, nella stessa settimana in cui l’ONU ha ufficializzato l’istituzione della Giornata Mondiale della Dieta Mediterranea, rafforzando il ruolo di questo modello alimentare come riferimento globale di salute, sostenibilità e cultura.
Due traguardi legati da una stessa visione
Il riconoscimento UNESCO non celebra solo la bontà dei piatti italiani, ma il loro valore sociale: tradizioni familiari, convivialità, biodiversità, legame con il territorio. Valori che sono da sempre al centro della Dieta Mediterranea, riconosciuta dall’UNESCO nel 2010 a partire dall’esperienza di Pioppi e dal lavoro di Ancel Keys.
La nuova Giornata Mondiale istituita dall’ONU nasce proprio per promuovere questi principi a livello internazionale, invitando governi e cittadini a riscoprire uno stile alimentare equilibrato, sostenibile e rispettoso del pianeta.
Il grazie del Museo all’Amministrazione comunale
Un ringraziamento speciale va all’Amministrazione comunale di Pollica, che ha sostenuto attivamente – anche in sede ONU – il percorso verso l’istituzione dal 2026 della Giornata Mondiale della Dieta Mediterranea, che cadrà il 16 Novembre di ogni anno, in ricordo dell’iscrizione nella lista Unesco del Patrimonio Immateriale dell’Umanità avvenuta in quella data a Nairobi nel 2010.
Un impegno prezioso, accompagnato dalla FAO, che conferma il ruolo di Pollica e Pioppi come luoghi simbolo di questo patrimonio culturale vivente.
Il ruolo del Museo
Per il nostro Museo questi riconoscimenti rafforzano l’impegno per una missione molto chiara, la nostra: educare, divulgare e promuovere uno stile di vita che unisce salute, sostenibilità e comunità.
Con attività didattiche, eventi e iniziative per i giovani, il Museo continuerà a essere un punto di riferimento per raccontare e valorizzare la Dieta Mediterranea come patrimonio per le persone e per il pianeta.


